disclaimer: sono uno degli artisti che si esibirà durante la rassegna di cui tratterà l’articolo. Se pensate che la mia opinione possa essere di parte: avete ragione. D’altronde non avrei deciso di partecipare se non condividessi il principio dell’iniziativa.
Uno degli argomenti che tratto più volentieri, non solo su LCS ma anche confrontandomi con altri artisti, amministratori e chiunque abbia la pazienza di ascoltarmi per più di 5 minuti, riguarda gli spazi culturali.
E’ una questione che ritengo centrale per la Locride, visto che negli ultimi dieci/quindici anni c’è stato un progressivo impoverimento e appiattimento delle proposte artistiche dovuto anche al fatto che mancassero luoghi adatti a farle prosperare.
Non è l’unico problema e forse neanche il più grave, però è dove possiamo intervenire più facilmente per innescare un processo virtuoso.
Anche se Roccella Ionica ha, con grande merito, ricollocato il nostro territorio sulle mappe dei grandi tour nazionali, non è sufficiente per considerare la Locride territorio vivo dal punto di vista dello spettacolo e della cultura.
La vitalità di una comunità passa anche e soprattutto da eventi più piccoli, più adatti a contenere spinte artistiche più imprevedibili e a garantire uno scambio col pubblico più intenso, che sappiano generare valore in modo diverso rispetto ai grandi tour, che sul territorio sono solo di passaggio.
Per questo ho accolto con favore Fragaglia, una rassegna di musica indipendente che si terrà dal 25 Luglio al 25 Agosto presso il Planteria orto urbano di Locri (RC). (per tutti i dettagli leggete qui)
Dal cantautorato classico e pop (Nebraska, Alì e Molinaro, Matteo Alieno) al rock e derivati (Eva e Bruno Ferrò) fino al reggae (Marina P e Aaty Sound) e al folk (Francesco Morrone) ce n’è per tutti i gusti.
Eventi come Fragaglia non servono solo a far incontrare la gente e presentare ad un pubblico musica nuova, valida e locale, ma forniscono agli artisti emergenti del territorio un banco di prova su cui consolidare le proprie proposte originali.
Il mio augurio è che vi sia un pubblico ricettivo e sempre più ampio a seguire certi eventi, in modo che da esperimenti diventino uno spazio utile a tutti.
Anche perché gli artisti non finiscono qui, ce ne sono molti altri, e non solo musicisti, pronti a dare il proprio contributo alla cultura e all’intrattenimento del territorio.
Come intuibile mi sono preso una piccola vacanza da LCS.
Da qualche settimana mi sto dedicando più intensamente alla mia altra attività: no, non quella da econazista ma da musicista, visto che sto preparando alcune serate sulla Costa.
NONLUOGHI è il pezzo che ho pubblicato recentemente, ascoltatelo se vi va oppure consideratelo spam e andate oltre. Per altre info su serate basta seguire Instagram.